Apple ha già smentito questa possibilità ma, molto probabilmente, a Mosca si sposteranno in massa su Android.
Da oggi – lunedì 17 luglio – il ministero del Commercio russo vieterà l’utilizzo di qualsiasi smartphone prodotto da Apple. Un divieto che, secondo il Financial Times, verrà esteso a tutti gli altri dispositivi marchiati con la mela morsicata originari della Silicon Valley. Un provvedimento che bolliva in pentola da un po’: il quotidiano Kommersant aveva già riportato che al Cremlino era stato sconsigliato ai funzionari delle prossime elezioni presidenziali di utilizzare il proprio iPhone.
Il motivo dietro a questa scelta? Lo spionaggio. Secondo Endadget, testata incentrata sul mondo della tecnologia, il Cremlino avrebbe ricevuto dall’FSB, il Servizio di sicurezza federale, una relazione che raccontava un’operazione di registrazione di dati sui dispositivi Apple. Alcuni iPhone, già diffusi in Russia, sarebbero infettati da un software che invia informazioni al governo americano. Una possibilità che Mosca vuole estirpare alla radice visto che, secondo alcune voci, gli Stati Uniti conoscevano in anticipo, ad esempio, quello che avrebbe fatto la Wagner.
La smentita di Apple
“Non abbiamo mai lavorato con nessun governo per costruire una backdoor in nessun prodotto Apple, e non lo faremo mai”, questa la smentita ufficiale arrivata dalla Silicon Valley dopo le accuse mosse da Mosca verso l’azienda fondata da Steve Jobs.
Il ban, secondo quanto riportato dal Financial Times, coinvolgerà i dipendenti del ministero del Commercio e quelli del ministero per lo Sviluppo Digitale andando a togliere lo smartphone a migliaia di persone. L’alternativa? Sarà probabilmente Android o qualche altro sistema operativo meno utilizzato nel resto del mondo.
